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Da quando ne ho visto aprire uno aperto tutto il giorno-notte nei dintorni di casa mia,mi sono chiesto che tipo di clientela può avere un punto vendita alimentare nel cuore della notte,davvero non mi capacito come si possa decidere di fare la spesa alle tre di notte,a meno che come cita l'articolo l'esercizio non sia nelle vicinanze di stazioni,aeroporti,e su questo piano almeno nei centri che conosco io non ci sono queste condizioni.
Sono tutti insonni i clienti della spesa notturna? In questo caso toccherebbe conoscere le statistiche e le percentuali di questo stato,come cita sempre l'articolo la clientela non può aumentare tenendo aperto anche nelle ore notturne,sono sempre i medesimi clienti che spalmano la spesa nelle ore e nei giorni più disparati,visto che ormai quasi tutti i centri commerciali sono aperti anche la domenica,rimangono da sdoganare alle aperture solo più Natale e Pasqua,ma prima o poi ci arriveranno,visto e considerato che è stato superato lo scoglio del 1 maggio - Festa dei lavoratori.
Esistono anche le teorie che il capitalismo vuole eliminare le ore dedicate al sonno,poichè è tutto tempo passivo che non produce ricchezza,a parte la vendita di letti e materassi,etc,etc.Anche se il riposo è a parer mio la condizione principale di una buona produttività,ma forse con la creazione degli androidi un giorno tutto ciò sarà superato,la domanda però sorge spontanea,che fine faremo noi?
I.S.
iserentha@yahoo.it
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