CLICK NEWS LA STAMPA MASSIMO GRAMELLINI
Quando un paese possiede la stragrande maggioranza del patrimonio artistico mondiale,ed è abitato e governato da una diffusa percentuale di personaggi che non si merita tutto ciò,tutto è possibile,e magari si vendesse tutta questa ricchezza artistica a chi saprebbe valutarla e sfruttarla,ma per far si che si possa realizzare questa possibilità,toccherebbe rimuovere una buona parte degli abitanti.
In poche parole un'utopia,lasciamo che Pompei,la valle dei Templi,quadri,affreschi e musei non si logorino troppo,incrociando le dita.
I.S.
iserentha@yahoo.it
Aspettiamo che arrivino i combattenti dell'IS a distruggerli, tanto inetti ed incapaci siamo. Vendere i nostri capolavori? Mai. Farsi ridare dalla Francia indietro tutto quello che Napoleone ci ha sottratto questo doveva da tempo essere fatto e riportare a casa nostra la Gioconda, che Leonardo non aveva mai abbandonato e di portava dietro in ognuno dei suoi viaggi. E la Francia del dopo-Napoleone non ci ha dato neanche due centesimi di risarcimento.
RispondiEliminaPenso anch'io che le opere artistiche debbano rimanere nei paesi dove sono state create,a un patto però, che i medesimi siano all'altezza di conservarle e di rappresentarle al pubblico nel miglior modo possibile.
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