martedì 21 novembre 2017

Dalla rivoluzione sessantottina all'odierno piattume


























CLICK NEWS LA STAMPA MATTIA FELTRI

Si tratta di momenti storici a mio parere,per comprendere cosa fu il 68 toccava vivere la società di quel tempo,e di constatare quanto risultava vetusta e antiquata,le reazioni che si determinarono furono quasi normali nel cambiarla,naturalmente non ci furono solo aspetti positivi,come ogni radicale cambiamento ovviamente,ma quello fu assolutamente necessario.

Il momento che si sta vivendo ora è diverso,ma esiste un campanello d'allarme suonato da molti anni ormai,ovvero di perdere e di aver già perso moltissimi diritti acquisiti in decenni di lotte studentesche e dei lavoratori,l'oblio e l'indifferenza su tutto ciò,offerto dalle nuove generazioni,almeno sui grandi numeri,a mio parere non hanno idea di quanto lo pagheranno,si tratta solo di qualche decennio e il cosiddetto welfare familiare scomparirà nella stragrande maggioranza dei casi,rimarranno solo le macerie da gestire.

Se è pur vero che risulti difficile attivarsi sul lavoro desaparecidos ,su una scuola ormai alla canna del gas e su qualsiasi aspetto sociale,il menefreghismo farà il gioco dei pochi che continueranno ad arricchirsi sulle spalle dei poveracci senza speranze.per far capire il concetto,dalla generazione 1000 euro a coloro che lavoreranno per un tozzo di pane da consumarsi sotto un ponte.

I.S.

iserentha@yahoo.it

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