venerdì 22 gennaio 2016

A proposito dell'Imam di Colonia











Sami Abu-Yusuf

CLICK NEWS LA STAMPA MASSIMO GRAMELLINI

Per ciò che riguarda il protagonista del post non aggiungo definizioni a quelle che ha inserito lei,tranne l'ultima riflessione che gli dedicherò.

Posso aggiungere che quando noi occidentali ci rechiamo nei paesi musulmani dobbiamo attenerci alle loro tradizioni,di recente abbiamo visto l'attuale governatrice del Friuli-Venezia-Giulia,usare il velo andando a incontrare personalità politiche in Iran,quindi chi di loro non accetta e rispetta l'evoluzione della donna acquisita soprattuto negli ultimi decenni in Europa,dovrà necessariamente cambiare aria volontariamente o meno,altrimenti tutte le storie sull'integrazione non hanno senso.

Sempre a proposito dell'Iman di Colonia,direi che la notoria mamma degli idioti sempre gravida,trova posto su tutte le latitudini.

I.S.

iserentha@yahoo.it

2 commenti:

  1. Ci vuole poco per diventare un Iman: basta masticare parolacce in arabo o presunto tale, farsi crescere un bel barbone e istigare alla violenza in nome di un dio che non capisce niente. Facile. Ah, dimenticavo la cosa più importante: dire ogni due parole "Allah Akbar"
    e il nuovo Iman è tra noi.

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  2. Non sono religioso,spero che la convivenza odierna e futura sia nel rispetto delle proprie tradizioni,se gli orientali continueranno ad essere rigidi nella loro cultura,rispettino la nostra.

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