mercoledì 8 giugno 2016

Il cannibalismo irreversibile delle multinazionali del calcio















CLICK NEWS LA STAMPA MASSIMO GRAMELLINI

Al di là dell'ovvia amarezza dei tifosi del Leicester,piccoli o grandi che siano,ormai da molti anni sappiamo che non esiste o quasi un "ceto medio" nel calcio,e non sarà l'una tantum dell'exploit inglese a invertire il trend.
Le multinazionali del calcio hanno nelle loro rose tra i 25-30 giocatori che sarebbero titolari ovunque tra le cenerentole.questo equivale a impoverire irrimediabilmente il calcio. Sono da tempo sostenitore del campionato di calcio europeo,mantenendo le coppe,nel quale l'elite del calcio possa confrontarsi direttamente ogni settimana,lasciando ai relativi campionati nazionali le più povere,con il ricambio delle retrocessioni-promozioni tra le due realtà,magari tramite play-off.

Del resto le differenze nei punteggi tra le prime e le squadre secondarie nei vari campionati sono abissali,uno scenario del gatto che gioca mortalmente col topolino,meglio sarebbe separare tutto ciò.

I.S.

iserentha@yahoo.it

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