CLICK NEWS IL FATTO QUOTIDIANO
Nei casi più efferati e nel caso specifico basterebbe modificare una legge,quella del carcere a vita senza sconti,o in alternativa nei centri medici specializzati nella terapia psichiatrica criminale,anche questa a vita,per chi dimostra con certezza d'essere un pericolo pubblico.
Nell'evitare altre sicure vittime,penso che tramite la memoria del bimbo e del ragazzino uccisi più di vent'anni fa,tutto ciò debba essere determinato e senza appelli.
I.S.
iserentha@yahoo.it
Il buonismo impera nelle aule di giustizia,tutti tifano per i carnefici affermando che bisogna dare,sempre, una seconda possibilità,ma per vittime non è prevista,purtroppo,una nuova vita.
RispondiEliminaCiao,fulvio
Direi che dopo "nessuno tocchi caino" sarebbe necessario riflettere sugli abele che non ci sono più.
RispondiEliminaSaluti